Luca si sveglia a fatica, con la tosse secca delle sigarette per la noia, alle cinque di mattino. Tra mezz'ora deve essere al cancello a timbrare. Non c'è il tempo neanche per una doccia, non c'è tempo per niente. Mentre si fa basta la barba, pensa che sono mesi che la nave, l'unica nave che stanno costruendo, ha l'aspetto sempre uguale, mentre ci pensa si taglia e allora smette di pensarci, pianta anche lì il rasoio, una sciacquata e parte.
Il bar fuori dalla fabbrica a quest'ora è aperto solo per gli operai. Luca sfoglia il giornale e si mette a parlare di politica con Sergio. Sergio è pelato, ha dieci anni più di lui, è sposato, è una brava persona. Ma di politica non capisce un cazzo. E' deluso da un sacco di cose. Deluso di tutta la gente che ha sempre votato, e che non lo ha mai tolto dalla fabbrica. Deluso dal circolo del lavoro che organizza le vacanze sulla neve per chi vuole andare e lui che al più piccolo che è riuscito a spedirlo al liceo anche se è un mezzo delinquente, due mesi fa ha dovuto fare quasi un muto per prendergli i libri.
- Un tempo sai, noi, ci si credeva.. gli dice sempre. E Luca gli dice che non ci può fare niente, che un po' è colpa sua perchè non è che quando c'era il partito, dovevi per forza prendere quello che ti dicevano per oro colato, che si doveva informare. E Sergio gli dice che però sti qui adesso fanno il peggio del peggio, che hanno aumentato le tasse. E Luca gli dice
- e cosa vuoi Sergio? volevi votare gli altri? che tifacevano stare meglio? eh?
Sergio dice dice ma anche a sto giro ha votato i soliti, quelli che vota da trentanni. Quelli che, dice lui, erano i primi nei cortei, i primi ai blocchi a comandare e adesso fanno i presidenti, i Dirigenti, scrivono sui giornali di quello che è morto, di come ripensare un futuro di riforme. Che Sergio dice ste riforme hanno il profumo delle supposte. E Luca ride e sfoglia il giornale. Peccato quello che l'ha letto prima ha strappato la pagina dove c'era il buono per comprare il gratta e vinci. Peccato perchè dall'altra parte negli articoli economici avrebbe letto he un gruppo olandese sta per comprare la fabbrica. Esuberi avrebbe letto.
Alle nove i rumori circolari sono sempre gli stessi. Qualcuno ha fatto i soliti scherzi dalla parte della mensa. C'è puzza di fumo e freddo che viene da fuori. Con le loro belle tute sporche, c'è puzza di acciaio, no non c'è puzza è semplicemente così. Arriva un messaggio a Luca. Legge e sorride. Sergio chiede che succede.
-E' la mia ragazza, stasera da lei non ci sono i suoi..
- ah! gli dice quello. Litigano sempre ma gli vuole proprio bene, come se fosse il suo fratello maggiore. A volte gli dice, tu non dovresti stare qui che lo sai, sto posto è fatto per le bestie, tra un po' prenderanno solo i rumeni che costano meno di noi e stanno zitti, hai studiato luca, gli dice, è una bestemmia che stai qui. E Luca arrossisce. A volte si scurisce. Ma Luca lo sa benissimo perchè si trova lì. E adesso per tutto il giorno pensa che farà l'amore. Ed è proprio contento. Sara è il suo pensiero felice che lo perseguita per tutto il giorno, lo segue al bagno, lo segue alla riunione della rsu, gli fa compagnia per tutte quelle maledette otto ore il suo più dolce pensiero. Sputa per terra e sbatte le porte quando esce. Il capo gli dice
- Aspetta Luca vieni qui
ha la faccia brutta il capo. Senti, gli dice, qui bisognerebbe che stessi ancora un po', è un cosiglio, gli dice perchè c'è una mala aria in giro, perchè sei giovane Luca e se ci tieni..
Luca pensa che le voleva andare a comprare una rosa. Pensa solo a quello, ma dice si. Ha imparato, quando è stato assunto che ci sono momenti in cui si deve dire solo si. e nient'altro. senza pensare, come ha sempre fatto sergio. Sergio gli fa compagnia allo straordinario, rimane con lui e con la voglia di farlo basta star allegro gli si mette a parlare di sesso. Gli dice dai che stasera ti consoli oh che ti consoli e poi attacca a dirgli quando stava qua dentro prima di sposarsi, prima dei figli cosa non faceva, secoli fa.
La sera era fresca quando Luca entrò in casa. Trovò Sara bella truccata in casa. Vestita tutta bene come se dovessero uscire. Si coricò sul letto e la vide spogliarsi a poco a poco a metà tra la timidezza e la voglia di fare la vamp. Ma adesso un brutto pensiero era nel letto vicino a lui. Per la prima volta quando era uscito si era reso conto di quanto fosse importante adesso il lavoro. Quando il capo gli aveva detto che era così, che un po' di gente sarebbe andata in cassa, Sergio a rischio, altri non avrebbero avuto il contratto rinnovato, si doveva scegliere.
Tornò a casa un'ora dopo umiliato e triste. Al parco dove aveva lasciato la macchina incontrò Sergio. Si sfogò subito gli raccontò tutto e Sergio lo consolò, come aveva fatto Sara.
- Succede sai? succede, è la fabbrica a volte succede così, ma non ti devi preoccupare. Comunque a me mi hai fatto venire una voglia con tutti quei discorsi. Io sono andato beh lo sai chi lavora qui a quest'ora.. Succede Luca, stai tranquillo..
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