martedì, giugno 10, 2008

eroina

è figlia del vento
e della nostalgia
è pioggia è silenzio
è il nuovo messia
non chiede permesso
non vuole pietà
non ha mai paura
non da libertà

lei mi stupiva
lei mi abbracciava

lei è qualcosa
che giulia non sa
ha visto la guerra
in afghanistan
è figlia del mondo
e della povertà
è tregua e perdono
che sogni non ha

lei mi stupiva
lei mi stringeva
lei mi curava
lei mi finiva

domenica, giugno 08, 2008

Mi trovavo sdraiato in baia con una birretta
dall'etichetta strana, sentivo l'umido
sui piedi immersi nella spiaggia, godevo un po' di sera,
da solo. guardavo la sagoma lontana della diga,
più lontana nella mia miopia, pensai alla bellezza che sfamava
di quel posto. qualche ragazzetto infuocato
passava correndo sulla battigia, qualche gatto, poche forme di vita.
immaginai lei in casa dietro la finestra a guardare fuori.
un tempo, pensavo
un'altra nell'ombra a spiare fuori da noi
come quando il vino è sceso nel sangue e scalda e protegge
la natura di buffoni
guardi le crude intenzioni, i vili progetti, sentimenti caduchi
gli umori viola delle vite
quella meccanica costanza dell'amare, del loro bruciare e fallire
scimmie brutte tenetevi in guardia
il pugnale ha due lame e il resto è una ruota
non tocca a noi dividere, pensavo
un tempo ero bravissimo a scrivere frasi a effetto sugli altri
su noi oggi non so dire più nulla.