martedì, settembre 19, 2006

Pater noster

Era una sera di luglio, mi ricordo
il Padre venne e mi disse
che sarebbe stato con me sempre
che non sarei mai stato solo.
Ma venne l'autunno
e lei morì di qualcosa che non potevo capire
e io piansi mentre toccavo quel legno vuoto
scivolando lentamente
sui gradini della chiesa
mi trovai nella mia vita
immobile
così passarono gli anni
e ogni volta che vedevo le stelle
cadere
pensavo a quel suo viso meraviglioso
a quei suoi occhi di vita
che non c'erano più
e le lamette incidevano il suo nome
sulla mia pelle
fino a scriverla tutta
finchè non ci fosse più pelle
perchè il vento che mi fischiava addosso
riversasse su di me
tutta la pena del mondo
e nonostante questo sapevo ancora ridere.
Poi una notte il silenzio
mi piombò sopra
come litri di un vino che era sangue
le mie colpe innocenti
mi fecero urlare il suo nome:
Perchè mi hai abbandonato - dissi - perchè
sono così solo?
Ma lui non rispose una parola
e le nubi gravide cominciarono
a pisciare sopra di me
acqua sporca e tutto il prezzo che potevo pagare
pensare di non pensare più:
lui che non c'era
lui cambiò la mia vita.

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